Nuovi Mondi è un progetto del Polo del ‘900 e Biennale Democrazia, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Partner Intesa Sanpaolo, in collaborazione con cheFare – agenzia di trasformazione culturale, Prime minister – Scuola di politica per giovani donne, Fondazione Gramsci Emilia- Romagna e Fondazione De Gasperi.
Biennale Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, che si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è sostenuto, fin dai suoi esordi, da Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e da numerosi altri partner che negli anni ne hanno garantito la realizzazione.
Tutti gli aggiornamenti al sito biennaledemocrazia.it e polodel900.it
Programma Nuovi Mondi
- Giovedì 15 aprile, ore 17.30
Riabitare la città
Luoghi affollati, spazi di casa ristretti, poco verde. La pandemia e le successive restrizioni hanno esacerbato alcuni degli aspetti più negativi del vivere urbano. Al contrario le campagne e le aree interne, fino a poco tempo fa caratterizzate da un’inesorabile diminuzione della popolazione, hanno acquisito un inedito fascino. A partire da questo cambiamento di prospettiva si proverà a riflettere sul rapporto tra città e campagna, per discutere di opportunità, rischi e vantaggi di una politica di ripopolamento di zone poco abitate del nostro paese. E, al contempo, per ripensare la città e le sue trasformazioni future.
In collaborazione con cheFare — agenzia di trasformazione culturale (Milano)
Intervengono:
Filippo Barbera, professore di Sviluppo locale e Innovazione sociale Università di Torino
Alessandro Coppola, professore di Urbanistica Politecnico di Milano
Elena Ostanel, dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale e Politiche pubbliche del Territorio Università Iuav di Venezia
Modera Daniele Gorgone, formatore di Biennale democrazia
- Giovedì 29 aprile, ore 17.30
Votare a 16 anni
In seguito agli scioperi promossi da Fridays for Future, si è tornati a riflettere sull’estensione del diritto di voto ai maggiori di sedici anni. Alcune ricerche dimostrano, però, come l’importanza attribuita al vivere in un Paese democratico cresca con l’aumentare dell’età. Quindi più si è giovani, meno si sembrerebbe essere consapevoli del significato e del valore della democrazia. Quali sono gli obiettivi della proposta di abbassamento della soglia di elettorato attivo? Quali gli argomenti a favore? Che cosa accade nei Paesi in cui l’età per votare è fissata sotto i diciotto anni?
In collaborazione con Prime minister – Scuola di politica per giovani donne (Favara)
Intervengono:
Paolo Balduzzi, ricercatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Francesca Formato, studentessa liceale, iscritta alla Scuola di politica per giovani donne Prime Minister e la Scuola di mobilitazione politica Movimenta
Carla Bartoli, studentessa del ginnasio, ha partecipato al progetto Tedx Torino, all’esperienza del Change the World Model United Nations con Associazione Diplomatici e la Scuola di politica per giovani donne Prime Minister
Corrado Fumagalli, professore di Filosofia politica Università di Genova
Modera Lucilla G. Moliterno, formatrice di Biennale Democrazia
- Martedì 18 maggio, ore 17.30
Lavorare tutti. Lavorare meno?
In un paese che registra crescenti livelli di disoccupazione giovanili, quale significato assume lo slogan “lavorare meno”? Perché non dovremmo ambire nuovamente a una piena occupazione, anche grazie alla riduzione dell’orario di lavoro di chi ha già un’occupazione? Come possiamo evitare che misure come questa finiscano per giustificare l’imposizione di part-time involontari a chi già lavora, anziché redistribuire a tutti/e reddito attraverso il lavoro? Una misura come la riduzione dell’orario di lavoro può essere combinata con la garanzia della parità di salario per chi dovrà lavorare meno? Chi dovrebbe pagare i costi di una misura come questa?
In collaborazione con Fondazione Gramsci Emilia-Romagna (Bologna)
Intervengono:
Marta Fana, autrice di Non è lavoro, è sfruttamento (Laterza 2017) e di Basta salari da fame! (con Simone Fana, Laterza 2019)
Giovanna Guerzoni, docente in Antropologia culturale e Antropologia dell’educazione Università di Bologna
Paolo Di Paolo, scrittore
Modera Leonard Mazzone, formatore Biennale Democrazia
- Giovedì 27 maggio, ore 17.30
Cambiare parole
Noi siamo le parole che usiamo: le parole sono un atto identitario individuale. Al contempo, siamo anche animali sociali, e la nostra partecipazione alla polis avviene proprio tramite le parole, che ci permettono di essere la "specie più aggregata", come scrive Tullio De Mauro. Infine, le parole ci servono per nominare il mondo e per parlarne. Ma cosa succede quando le usiamo non per costruire, ma per distruggere? Quanto ne siamo consapevoli? E quando, invece, siamo vittime dei proiettili verbali altrui come possiamo sottrarci ai loro colpi? Insomma, che cos'è l'odio, come si manifesta e come possiamo uscire dalle sue trappole?
In collaborazione con Fondazione De Gasperi (Roma)
Intervengono:
Vera Gheno, professoressa nel corso di laurea di Scienze Umanistiche per la Comunicazione Università di Firenze
Federico Faloppa, professore di Storia della lingua italiana e di Sociolinguistica Università di Reading
Giovanni Maddalena, professore ordinario di Filosofia teoretica Università del Molise
Modera Giada Giustetto, formatrice di Biennale Democrazia

Nessun commento:
Posta un commento