martedì 5 dicembre 2017

Al PAV la mostra "Prima che le piante avessero un nome" di Uriel Orlow, sui meccanismi di oppressione occidentale e le strategie di resistenza indigene


Fino al 18 marzo 2018 il PAV Parco Arte Vivente (via Giordano Bruno 31) presenta la mostra di Uriel Orlow "Prima che le Piante Avessero un Nome", a cura di Marco Scotini.

Il progetto si colloca nella linea di ricerca che il PAV dedica ai meccanismi di oppressione occidentale e alle strategie di resistenza indigene nel contesto coloniale, con tutta una serie di effetti nell'attuale capitalismo delle multinazionali. Un solco tracciato da Vegetation As a Political Agent (2014) a La Macchina Estrattiva (2017), nel quale il lavoro di Uriel Orlow s’inserisce con un'indagine a lungo termine sullo scenario sudafricano.

Nel suo complesso, il corpus delle opere esposte prende forma dalla ricerca svolta da Uriel Orlow tra Europa e Sud Africa; attraverso film, fotografie, installazioni e progetti sonori, l'artista delinea uno scenario che ha al centro l'idea del mondo botanico come palcoscenico di complesse e articolate dinamiche politiche.

Uriel Orlow vive e lavora tra Londra e Lisbona. La ricerca, la processualità e multidisciplinarietà sono elementi centrali nei suoi lavori, che includono video, fotografie, disegni e installazioni sonore. è conosciuto per i suoi film, performance-lecture e le sue installazioni modulari e multi-disciplinari pensati a partire da luoghi specifici e micro-storie che portano a convergere regimi d’immagine e modalità narrative talvolta molto diversi. Il suo lavoro è stato esposto in diversi contesti internazionali. Tra le mostre personali, ricordiamo quelle ospitate da Park Saint Léger, Pougues-les-Eaux; The Showroom, Londra; Castello di Rivoli, Torino; Depo, Instanbul; mentre le più importanti mostre collettive e manifestazioni alle quali ha preso parte includono contesti come la 54 Biennale di Venezia, Sharjah Biennal 13, Manifesta 9, 7th Moscow Biennial, Tate Britain, Whitechapel Gallery, ICA e Gasworks (Londra); Palais de Tokyo, Maison Popolare, Bétonsalon (Parigi), Kunsthaus Zürich, Charles Scott Gallery e molti altri. Orlow è professore associato presso l’Università di Westminster (Londra) e insegna alla University of the Arts, Zurigo.

La mostra, patrocinata dalla Città di Torino, è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT e della Regione Piemonte.

Altre info:  www.parcovivente.it

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