Fino al 18 marzo 2018 il PAV Parco Arte Vivente (via Giordano Bruno 31) presenta la mostra di Uriel Orlow "Prima che le Piante Avessero un Nome", a cura di Marco Scotini.
Il progetto si colloca nella linea di ricerca che il PAV dedica ai meccanismi di oppressione occidentale e alle strategie di resistenza indigene nel contesto coloniale, con tutta una serie di effetti nell'attuale capitalismo delle multinazionali. Un solco tracciato da Vegetation As a Political Agent (2014) a La Macchina Estrattiva (2017), nel quale il lavoro di Uriel Orlow s’inserisce con un'indagine a lungo termine sullo scenario sudafricano.
Nel suo complesso, il corpus delle opere esposte prende forma dalla ricerca svolta da Uriel Orlow tra Europa e Sud Africa; attraverso film, fotografie, installazioni e progetti sonori, l'artista delinea uno scenario che ha al centro l'idea del mondo botanico come palcoscenico di complesse e articolate dinamiche politiche.
Uriel Orlow vive e lavora tra Londra e Lisbona. La ricerca, la processualità e multidisciplinarietà sono elementi centrali nei suoi lavori, che includono video, fotografie, disegni e installazioni sonore. è conosciuto per i suoi film, performance-lecture e le sue installazioni modulari e multi-disciplinari pensati a partire da luoghi specifici e micro-storie che portano a convergere regimi d’immagine e modalità narrative talvolta molto diversi. Il suo lavoro è stato esposto in diversi contesti internazionali. Tra le mostre personali, ricordiamo quelle ospitate da Park Saint Léger, Pougues-les-Eaux; The Showroom, Londra; Castello di Rivoli, Torino; Depo, Instanbul; mentre le più importanti mostre collettive e manifestazioni alle quali ha preso parte includono contesti come la 54 Biennale di Venezia, Sharjah Biennal 13, Manifesta 9, 7th Moscow Biennial, Tate Britain, Whitechapel Gallery, ICA e Gasworks (Londra); Palais de Tokyo, Maison Popolare, Bétonsalon (Parigi), Kunsthaus Zürich, Charles Scott Gallery e molti altri. Orlow è professore associato presso l’Università di Westminster (Londra) e insegna alla University of the Arts, Zurigo.
La mostra, patrocinata dalla Città di Torino, è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT e della Regione Piemonte.
Altre info: www.parcovivente.it
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