lunedì 4 dicembre 2017

Tre splendidi arazzi del XVII secolo sono ora visibili alla Reggia di Venaria grazie al comodato di Martini & Rossi


Il percorso di visita della Reggia di Venaria si è arricchito in questi giorni di tre splendidi arazzi fiamminghi conferiti in comodato al Consorzio delle residenze Reali Sabaude dalla Fondazione Martini & Rossi. Le opere, databili intorno alla metà del XVII secolo, furono realizzate dalla prestigiosa manifattura Frans Reas di Bruxelles, a partire da incisioni di Antonio Tempesta. Il tema è quello della caccia, in particolare si tratta di una Caccia al Lupo, una Caccia al Cervo e una Caccia al Leopardo. Come afferma lo storico d'arte Francesco Solinas, Tempesta è considerato il “massimo esegeta del genere venatorio ad affresco, su tela, su rame e su pietra”. I tre arazzi hanno subito, tra aprile e luglio dell'anno in corso, un intervento di manutenzione conservativa da parte del laboratorio di restauro Tessili Antichi,.volto a contrastare gli effetti della luce quali la deformazione della struttura tessile o lo sbiadimento dei filati.

Maurizio Cibrario - Presidente Onorario Martini & Rossi
La scelta della Reggia quale sito per l'esposizione ed in particolare la collocazione nella Sala delle Cacce acquatiche, insieme agli arazzi con Storie di Diana di Intesa San Paolo, ha come finalità quella di evocare parte dell'arredo perduto, così come documentato da fonti d'archivio. In esse si attesta la presenza, nel 1671, di “sei tapezzerie di Brucelles, a cacce finissime” acquistate tramite il conte Gian Antonio Turetti per i due Padiglioni affacciati al Giardino.

Il conferimento in comodato d'uso da parte della Martini & Rossi conferma l'attenzione dell'azienda nei confronti della cultura e del sociale. La Reggia rappresenta infatti la scelta più opportuna nel solco di tale filosofia: uno splendido contesto in cui è possibile ammirare a pieno qualità e bellezza dei manufatti, rendondoli nel contempo fruibili ad un vasto pubblico.

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