Nella
Manica
Lunga
del
Castello
di Rivoli, è ospitata fino al 30 giugno 2019 la mostra di Hito
Steyerl
The
City of Broken Windows
(La città delle finestre rotte, 2018), nata dalla sua ricerca
attorno alle industrie di AI (artificial
intelligence),
sulle tecnologie di sorveglianza e attorno al ruolo che i musei
d’arte contemporanea svolgono nella società oggi.
Hito
Steyerl (Monaco, 1966) è una tra gli artisti e teorici più attivi
del nostro tempo e le sue riflessioni sulla possibilità di pensiero
critico nell’era digitale hanno influenzato il lavoro di numerosi
artisti. Ha rappresentato la Germania alla 56^ Biennale di Venezia
nel 2015. La sua opera si concentra sul ruolo dei media, della
tecnologia e della circolazione delle immagini nell’era della
globalizzazione. Sconfinando dal cinema all’arte visiva e
viceversa, l’artista realizza installazioni in cui la produzione
filmica viene associata alla costruzione di ambienti immersivi ed
estranianti.
Le riflessioni di Steyerl sono contenute nei suoi numerosi scritti.
Tra i suoi testi più importanti, ha pubblicato In
Defense of the Poor Image
(In difesa dell’immagine povera) nella rivista online e-flux nel
2009. Recentemente, i suoi scritti sono stati raccolti in volumi come
The
Wretched of the Screen (I
dannati dello schermo), e-flux e Sternberg Press, 2012 e Duty
Free Art. Art
In the Age of Planetary Civil War, Verso
Press, Londra e New York, 2017, pubblicato in Italia con il titolo
Duty
Free Art. L’arte
nell’epoca della guerra civile planetaria, Johan
& Levi, 2018.
La
mostra propone una nuova installazione multimediale basata sul suono,
sul video e sull’intervento architettonico dove schermi, finestre,
cristalli liquidi e non si legano tutti insieme. Si tratta della
prima installazione realizzata dall’artista dopo Hell
Yeah We Fuck Die
(Eh già cazzo moriamo, 2016), nella quale Steyerl esaminava la
performatività e la precarietà dei robot. Creata per la Biennale di
San Paolo, l’installazione Hell
Yeah We Fuck Die
è stata recentemente esposta a Skulptur Projekte a Münster (2017),
è attualmente in mostra al Kunstmuseum di Basilea ed è stata
acquisita per le Collezioni del Castello di Rivoli.
The
City of Broken Windows
comprende registrazioni alterate di suoni, una sinfonia atonale e
disturbante, che documenta il processo d’apprendimento
dell’intelligenza artificiale alla quale viene insegnato come
riconoscere il rumore di finestre che si rompono, una pratica comune
all’industria e alla tecnologia della sicurezza nella nostra
società.

Curata
da Carolyn Christov-Bakargiev
e Marianna
Vecellio
La
mostra è realizzata con il sostegno di:
Graham
Foundation for Advanced Studies in the Fine Arts
Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Andrew Kreps Gallery
Collezione E. Righi
Marco Rossi
Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Andrew Kreps Gallery
Collezione E. Righi
Marco Rossi
ORARI
martedì
– venerdì 10.00 – 17.00
sabato – domenica e festivi 10.00 – 19.00
sabato – domenica e festivi 10.00 – 19.00
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