Visto il forte interesse da parte del pubblico il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano ha rimesso in programmazione anche a febbraio nella sua sala cinema il docufilm "A spasso con i fantasmi. Un viaggio nella Torino dell'800", realizzato dalla Fondazione Vittorio Bersezio, già impegnata nella realizzazione di supporti multimediali per la valorizzazione del patrimonio storico subalpino. Il mediometraggio sarà visibile, sempre compreso nel costo del biglietto di ingresso del Museo, nelle seguenti occasioni:
- martedì 5, 12 e 19 febbraio alle ore 16, in Sala Cinema. All'incontro interverranno anche gli autori.
- sabato 2, 9 e 16 febbraio e domenica 3, 10 e 17 febbraio alle ore 16.30 ci saranno solo le proiezioni del film.
E' consigliabile prenotare telefonando al centralino del Museo al numero 011 5621147
Il documentario, ispirato dalle narrazioni del compianto Renzo Rossotti, estimatore del testo berseziano, è diretto da Enrico Verra e interpretato dallo scrittore Giuseppe Culicchia, celebre proprio per le sue pubblicazioni su Torino. L'attore Mario Brusa ha partecipato al film in qualità di produttore esecutivo attraverso la società Videodelta, mentre Paolo Dellapiana, componente della band torinese dei Larsen, ha composto le musiche originali.
Girato durante lo scorso inverno nel periodo di luci d'artista, "A spasso con i fantasmi"
è condotto da Culicchia che, durante una lunga e fredda notte
d'inverno, accompagna lo spettatore alla scoperta di una Torino solo
apparentemente scomparsa, che in realtà salta fuori ad ogni angolo del
percorso, offrendo lo spunto per ricostruzioni storiche che alternano
fantasmi illustri e ignoti, passando in rassegna le più celebri location
della città, scelte tra quelle che soleva frequentare anche Vittorio Bersezio, fondatore e primo direttore nel 1877 della Gazzetta Piemontese (divenuta in seguito La Stampa): dal caffè Fiorio e il Ristorante del Cambio alla Piccola Casa della Provvidenza; da Palazzo Madama a Porta Palazzo; dal Teatro Regio al Rondò della Forca,
in un continuo intersecarsi di giochi d'ombre che presentano personaggi
come Cavour, le lavandaie sul Po, Carlo Alberto e gli operai di
Vanchiglia.
"A spasso con i fantasmi" è fin dall'inizio stato ideato pensando
al futuro: è infatti da considerare il punto di partenza per una serie
di successivi approfondimenti sul tema della Torino che c'era, ma che
forse c'è ancora.
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