Esposta
per la prima volta al Salone dell’automobile di Torino nella
primavera del 1950 nella versione berlina, la Lancia Aurelia
si distinse dalle altre vetture in particolare dall'anno successivo,
per aver introdutto sul mercato una categoria fino ad allora
sconosciuta: quella delle Gran Turismo a 2 posti più 2, che
tanto successo avrebbe poi riscosso negli anni a venire. Venne
disegnata partendo dai contenuti tecnologicisviluppati da progettisti
del calibro di Vittorio Jano e Francesco De Virgilio e,
per sottolinearne fin da subito le qualità innovative, il produttore
scelse di chiamarla come l'importante strada romana che congiunge
Roma con Arles attraverso Civitavecchia, Pisa e Genova, abbandonando
coì per sempre la precedente nomenclatura che si rifaceva alle
località laziali, come Aprilia e Ardea.
Prodotta
fino al 1958, grazie anche al fortunato sodalizio creativo e
stilistico con Battista Pinin Farina, la vettura si impose
come uno dei più raffinati e moderni modelli prodotti nel
dopoguerra, desiderata da celebrità del calibro di Hemingway, Fausto
Coppi e Juan Manuel Fangio, che la paragonò ad una “coppa di
matè”, l’infuso da cui gli uomini delle Ande traggono forza e
fiducia. Nella meravigliosa versione B24 Spider venne presto scelta
come protagonista di film divenuti famosi, come “Il sorpasso”
con Vittorio Gassman e “Et Dieu crèa la femme” con
Brigitte Bardot, che la consacrarono icona di stile a livello
internazionale. Mentre nel mondo delle competizioni riuscì ad
ottenere successi nelle maggiori gare dell’epoca: dalla Mille
Miglia alla Targa Florio; dal Giro di Sicilia alla 24 Ore di Le Mans
ed alla Coppa d’Oro delle Dolomiti.
Visto
che proprio nel 2020 la Lancia Aurelia compie i suoi primi 70
anni, logico che il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino
la celebri con una mostra dedicata, dal titolo "LANCIA
AURELIA 1950 – 2020. MITO SENZA TEMPO", che dal 30 gennaio
al 3 maggio espone ben 18 esemplari della mitica vettura.
“Raccontare
la Lancia Aurelia” - dichiara Massimo Fila Robattino,
curatore della mostra - “significa testimoniare il grande
desiderio di riscatto che ha animato l’Italia nelle difficoltà del
dopoguerra, dando vita a una vettura che solo pochi anni prima
sarebbe stata irrealizzabile e che anche all’epoca, nel contesto di
un’economia che ancora doveva dimostrare di essere in grado di
ripartire, costituì una coraggiosa scommessa.”
Sui
due piani del museo torinese è possibile ammirare, oltre ad una
Aprilia Bilux Pininfarina del '48, le seguenti vetture:
-
AURELIA B10, n. di telaio 2126. (1950)
- AURELIA B12, n. di telaio 2374. (1954)
- AURELIA B20 I Serie, n. di telaio 1404. (1951)
- AURELIA B20 II Serie, n. di telaio 1768. (1952)
- AURELIA B20 II Serie, n. di telaio 1877. (1952)
- AURELIA B20 III Serie, n. di telaio 2660. (1953)
- AURELIA B20S IV Serie, n. di telaio 1218. (1954)
- AURELIA B20 V Serie, n. di telaio 3745. (1956)
- AURELIA B20S VI Serie, n. di telaio 1772. (1957)
- AURELIA B24S Spider, n. di telaio 1002. (1955)
- AURELIA B12, n. di telaio 2374. (1954)
- AURELIA B20 I Serie, n. di telaio 1404. (1951)
- AURELIA B20 II Serie, n. di telaio 1768. (1952)
- AURELIA B20 II Serie, n. di telaio 1877. (1952)
- AURELIA B20 III Serie, n. di telaio 2660. (1953)
- AURELIA B20S IV Serie, n. di telaio 1218. (1954)
- AURELIA B20 V Serie, n. di telaio 3745. (1956)
- AURELIA B20S VI Serie, n. di telaio 1772. (1957)
- AURELIA B24S Spider, n. di telaio 1002. (1955)
-
AURELIA B24S Convertibile, n. di telaio 1598. (1956)
- AURELIA B53 Carrozzeria Viotti, n. di telaio 1003. (1952)
- AURELIA B52 Carrozzeria Bertone, n. di telaio 1074. (1952)
- AURELIA B50 Carrozzeria Pinin Farina, n. di telaio 1225. (1951)
- AURELIA B50 Carrozzeria Pinin Farina, n. di telaio 1206. (1951)
- AURELIA B50 Carrozzeria Balbo, n. di telaio 1016. (1952)
- FLORIDA II Carrozzeria Pinin Farina. (1957)
- AURELIA B53 Carrozzeria Viotti, n. di telaio 1003. (1952)
- AURELIA B52 Carrozzeria Bertone, n. di telaio 1074. (1952)
- AURELIA B50 Carrozzeria Pinin Farina, n. di telaio 1225. (1951)
- AURELIA B50 Carrozzeria Pinin Farina, n. di telaio 1206. (1951)
- AURELIA B50 Carrozzeria Balbo, n. di telaio 1016. (1952)
- FLORIDA II Carrozzeria Pinin Farina. (1957)
Il
racconto della mostra dedicata alla LANCIA AURELIA è affidato
al catalogo realizzato da Massimo Fila Robattino, curatore
della mostra, con il contributo del giornalista Giosuè Boetto Cohen,
in vendita presso il bookshop del MAUTO.
Nessun commento:
Posta un commento