giovedì 27 febbraio 2020

L’ultima notte di Edgar Allan Poe raccontata al Teatro Erba da Luciano Caratto, in una pièce teatrale tra cronaca e leggenda firmata da Enrico Fasella


Se come il sottoscritto siete affascinati dai racconti inquietanti di Edgar Allan Poe probabilmente sapete anche che la fine della sua vita è avvolta in un alone di leggenda che sembra quasi essere uscita dalle sue stesse novelle. 

Poe fu infatti ritrovato il 3 ottobre 1849 a vagare delirante per le strade di Baltimora, con addosso degli abiti consunti e non suoi, ma soprattutto incapace di spiegare come fosse arrivato fino a quel luogo. Nei giorni successivi venne ricoverato al Washington College, dove spirò a soli 40 anni la mattina del 7 ottobre 1849. Durante il ricovero in ospedale, lo scrittore non uscì mai da uno stato di confusione mentale, e pare anzi che abbia continuato a ripetere il nome di un totale sconosciuto: Reynold. 

Parte proprio da questo episodio, per poi percorrere gli anni a ritroso, la pièce teatrale "L’ultima notte di Edgar Allan Poe", firmata da Enrico Fasella, in programma il 3 e 4 marzo alle ore 21 presso il Teatro Erba, per il cartellone di Grande Prosa. L'attore, regista e doppiatore Luciano Caratto vi racconterà i segreti inconfessabili di Poe in un continuo crescendo di tensione, che renderà questa anteprima nazionale, prodotta da Compagnia Torino Spettacoli e Teatro del Baratto, uno dei ritratti più fedeli dello scrittore più influente nella storia della letteratura horror.
Edgar Allan Poe

Mescolando cronaca e finzione letteraria, il testo, riadattato, si basa su tre dei “Racconti del terrore” di Poe: “Il cuore rivelatore”, “Il gatto nero” e “Morella”. In parte sono considerabili autobiografici" – spiega il regista Enrico Fasella"perché contengono alcuni rimandi alla sua vita. Ad esempio l’alcolismo, il nervosismo, la sua condizione di borderline, il rapporto con la moglie Virginia Eliza Clemm, che sposò nel 1836 quando lei aveva appena 13 anni e lui 27, falsificando i documenti di nascita. E, ancora, i continui dissapori con l’editore e critico letterario Rufus Wilmot Griswold, che tentò più volte di infangare la sua reputazione. Una vita infelice, insomma, che lo ha portato a morire molto giovane, nella totale indigenza. Poe è conosciuto come il padre dei racconti horror, ma sappiamo benissimo che li scriveva perché era un genere all’epoca molto gettonato. Probabilmente si trattava di business, lo faceva solo per sopravvivere. Era una persona colta, un grandissimo poeta con vaste conoscenze umanistiche. Quando, però, ha capito che non poteva vivere di questo, ha trovato un escamotage nel filone dell’orrore. Per quanto riguarda la sua morte, avvenuta in circostanze misteriose, volutamente in questo lavoro non ho voluto indagare, mantenendo la suspence dall’inizio alla fine”.
Repliche L’ultima notte di Poe: al Teatro Erba (Torino, c.Moncalieri 241): martedì 3 e mercoledì 4 marzo ore 21.

Prezzi L’ultima notte di Poe: p. unico € 22,50 + 1,50 prev - ridotto (under 26, over 60) € 16,50 + 1,50
ridotto speciale (abbonati, convenzionati e gruppi) € 15 + 1

Informazioni e acquisto biglietti: Biglietterie Torino Spettacoli
TEATRO GIOIELLO - Torino, v. Colombo 31 - tel 011/5805768; 
TEATRO ERBA - Torino, corso Moncalieri 241 - tel 011/6615447
TEATRO ALFIERI - Torino, piazza Solferino 4 - tel 011/5623800

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