Cominciate
pure a prender nota! Dopo il successo riscontrato a partire dal 2017,
anche quest'anno in occasione della Giornata dell'Unità
Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera,
sabato 14 e domenica 15 e martedì 17 marzo, dalle ore 10.00
alle ore 19.00, i visitatori del Museo Nazionale del Risorgimento
Italiano (piazza Carlo Alberto 8 a Torino) avranno una piacevole
sorpresa: poter visitare la magnifica Camera dei deputati del
Parlamento Subalpino, praticamente l'unica aula parlamentare
rimasta integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848
e riconosciuta monumento nazionale dal 1898. In questo luogo si
svolse l’attività legislativa del regno sardo tra l’8 maggio
1848 e il 28 dicembre 1860.
Ed
è in questa aula parlamentare che personaggi come Camillo Cavour,
Giuseppe Garibaldi, Angelo Brofferio, Cesare Balbo,
Massimo d’Azeglio, Vincenzo Gioberti, Quintino
Sella e centinaia di altri posero le basi della nostra democrazia
e avviarono il cantiere dell’Italia. Dal 1936, quando il Museo
venne trasferito a Palazzo Carignano, la Camera Subalpina divenne
parte integrante dell’esposizione. Per preservarla dopo gli
interventi di restauro del 1988 e del 2011, si scelse di non renderla
più accessibile, ma visibile solamente dall'affaccio esterno che ne
consente una visione d'insieme.
L’iniziativa
si realizza ancora una volta in collaborazione con il Consiglio
regionale del Piemonte, l’assemblea legislativa presente oggi
sul territorio.
Tra gli eventi proposti, martedì 17 marzo alle ore 16, nell’ambito del progetto “Il Cavour nei luoghi di Cavour”, il coro e l’orchestra del Liceo Musicale Cavour di Torino eseguiranno la versione integrale de Il Canto degli Italiani. I settanta giovani allievi si esibiranno nell’Aula destinata alla Camera del Parlamento Italiano, un altro dei luoghi estremamente significativi che fanno parte del percorso del Museo Nazionale del Risorgimento.
La
Camera subalpina è l’unica aula parlamentare rimasta
integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848 ed
è riconosciuta monumento nazionale dal 1898. Dal 1938, anno
del trasferimento del Museo a Palazzo Carignano divenne parte
integrante dell’esposizione. Dopo un importante intervento di
restauro realizzato nel 1988, che ne ha garantito la conservazione,
non è più stata accessibile. I visitatori normalmente possono
ammirarla da un ampio affaccio esterno che ne consente la visione di
insieme.
In
origine era il salone d’onore al piano nobile del palazzo dei
principi di Carignano, progettato da Guarino Guarini ed edificato tra
il 1679 e il 1683.
Qui
si svolse l’attività legislativa del regno sardo tra l’8 maggio
1848 e il 28 dicembre 1860. Promulgato lo Statuto albertino, si pose
infatti il problema di dove collocare in tempi strettissimi le due
aule parlamentari. Per il Senato fu scelto Palazzo Madama, per la
Camera il vasto spazio ellittico del salone di Palazzo Carignano. A
due settimane di distanza dalla proclamazione dello Statuto, la
stesura del progetto fu affidata, il 18 marzo 1848, a Carlo Sada. In
cinquanta giorni fu realizzata la trasformazione dell’antico salone
ovale in una sala ad anfiteatro con i seggi dei deputati posti a
semicerchio dinanzi al banco del presidente e dei segretari. La prima
seduta, con l’inaugurazione della prima legislatura, avvenne l’8
maggio intorno alle 13. Dal giorno seguente le sedute proseguirono
regolarmente e furono aperte al pubblico, mentre erano in corso le
ultime rifiniture.
Rimaneggiamenti dell’aula si resero necessari quando aumentarono i deputati con le annessioni, tra il 1859 e il 1860, prima della Lombardia, poi dell’Emilia e della Toscana, fino a quando col progredire dell’unificazione al Centro e al Sud, il salone divenne troppo piccolo. All’architetto Peyron fu affidato l’incarico di realizzare un’aula provvisoria nel cortile, mentre veniva avviato l’ampliamento del Palazzo verso piazza Carlo Alberto, per collocarvi l’aula definitiva del Regno d’Italia. L’aula della Camera ellittica fu chiusa, ma non smantellata; subito le si riconobbe il carattere di monumento nazionale, ratificato poi da un decreto del 4 marzo 1898 in occasione del cinquantenario dello Statuto. Nel 1911 per i cinquant’anni del Regno vi si tenne una seduta straordinaria. Un nuovo restauro venne compiuto nel 2010-2011 in occasione del riallestimento del Museo.
Nelle
giornate del 14, 15 e 17 marzo, dopo aver visitato le prime quindici
sale del Museo, il pubblico sarà accolto davanti alla Camera dei
deputati del Parlamento Subalpino e accompagnato al suo interno a
piccoli gruppi da una guida. Potrà poi proseguire la visita alle
rimanenti sale dell’esposizione. Per l'occasione non sono previste
maggiorazioni sul costo del biglietto d'ingresso al Museo e con
Abbonamento Musei l'ingresso è gratuito.
Chi
lo vorrà potrà anche prenotare la visita guidata al Museo + Camera
Subalpina telefonando al numero 0115621147. Tutte le informazioni sul
sito www.museorisorgimentotorino.it
Molto interessante...rivedrei il tutto volentieri dopo più di 50 anni
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