Se ne parlava già da oggi pomeriggio e purtroppo la decisione è stata appena confermata: le scuole non riapriranno mercoledì 4 marzo, come precedentemente annunciato, ma resteranno chiuse fino a domenica 8 marzo. Speriamo solo che la decisione non debba essere nuovamente applicata anche ad altri settori...
Pubblico per rapidità e completezza l'intero comunicato stampa.
Torino, 2 marzo 2020
CORONAVIRUS:
LO STOP ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE IN PIEMONTE
È
PROROGATO FINO ALL’8 MARZO
La decisione è stata assunta dal Presidente della Regione a fronte della richiesta di cautela espressa da medici e pediatri e dai tecnici dell’Unità di crisi
Lezioni sospese fino all’8 marzo: la proroga è stata decisa con una ordinanza firmata pochi istanti fa dal presidente della Regione Piemonte, sentito il Ministero della Salute.
Il
Presidente spiega che, a fronte della decisione di riapertura delle
scuole decisa dal Governo a partire da oggi, la Regione Piemonte
aveva ritenuto necessario un percorso più cauto e graduale per il
proprio territorio, alla luce della sua posizione di confine e delle
interconnessioni con la vicina Lombardia, l’area più colpita dal
contagio da coronavirus.
Era
stata così decisa la sola riapertura degli edifici scolastici oggi e
domani per una igienizzazione straordinaria delle aule e degli
ambienti comuni, ma anche per avere due giorni in più di tempo per
valutare l’evolversi del contagio.
Nei
giorni scorsi, spiega il Presidente, speravamo di poter tornare da
mercoledì a una situazione di normalità totale, dando la
possibilità a tutti gli studenti di riprendere regolarmente le
lezioni. Oggi, però, abbiamo acquisito le valutazioni dei sanitari
dell’Unità di Crisi che “valutata la situazione epidemiologica
non ancora stabilizzata del Piemonte, a fronte di una situazione con
evolutività non prevedibile nelle regioni confinanti, considerato il
doveroso criterio di cautela nei confronti della popolazione
scolastica e dei relativi nuclei familiari” hanno comunicato alla
Regione l’opportunità di sospendere l’attività scolastica per
l’intera settimana.
A
questa posizione si sono aggiunte le considerazioni delle
associazioni più rappresentative di medici e pediatri, che hanno
rimarcato la necessità di non abbassare la guardia contro il virus e
di proseguire con lo stop delle lezioni scolastiche.
Per
questa ragione, spiega il Presidente, abbiamo voluto continuare a
essere prudenti, consapevoli che in gioco c’è la salute dei nostri
figli.
L’ordinanza
regionale prevede l’estensione fino al giorno 8 marzo incluso la
sospensione, già prevista per il 2 e 3 marzo, dei servizi educativi
dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della
frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore,
corsi professionali ivi compresi i tirocini curriculari, master,
università per anziani, con esclusione degli specializzandi nelle
discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a
distanza.
La
data di ripresa delle attività didattiche ed educative è demandata
ad un successivo provvedimento.
N.B.
Il presente comunicato è mancante di virgolettati e nomi secondo
quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in
tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.
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