Tutta
la penisola italiana diventa zona arancione, ossia zona protetta.
Queste le parole del premier Conte, che in conferenza stampa ha
annunciato la firma a breve di un nuovo decreto, che sarã già in
vigore dalla giornata di martedì 10 marzo e fino al 3 aprile. Non ci
saranno più distinzioni tra zona rossa o gialla, ma un unico paese
unito dal motto “io resto a casa”, che riassume così le
restrizioni fino ad ora applicate alla Lombardia ed alle altre 14
provincie del nord.
Il
decreto prevederà in breve:
- divieto di spostamento su tutto il territorio a meno di tre circostanze: comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità, motivi di salute”. Sarà accettata l’autocertificazione, che diventa reato in caso di false dichiarazioni.
- Scuole e università chiuse fino al 3 aprile su tutto il territorio italiano.
- Attività sportive completamente sospese, compreso il campionato di calcio.
- Divietò di assembramento all’aperto ed in locali aperti al pubblico.
- Nessuna limitazione per ora ai trasporti pubblici, per aiutare il paese a continuare le attività lavorative.
- Bar e ristoranti dovranno chiudere alle ore 18.
“Sono
pienamente consapevole della gravità e della responsabilità” ha
dichiarato Conte - ”Ma non possiamo più permetterci di abbassare
la guardia. E’ il momento della responsabilità e tutti l’abbiamo.
Voi cittadini tutti con me. La decisione giusta oggi è di restare a
casa. Il futuro nostro è nelle nostre mani”.
La
difficile decisione si è resa necessaria per il rapido peggioramento
della diffusione del Coronavirus: a fronte di un numero complessivo
di contagiati pari a 9.172, le persone attualmente positive sono
7.985, con un nuovo balzo di 1.598 rispetto al giorno precedente,
pari ad un +25%. Sono ben 733 quelli ricoverati in terapia intensiva,
83 in più rispetto a ieri (+12,7%).
Su www.governo.it il video completo della conferenza stampa di Conte.

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