mercoledì 18 maggio 2022

PALAZZO CHIABLESE apre finalmente le porte dell'Appartamento del Duca dopo il recente restauro. Le visite gratuite sono a cura dell'Associazione “Amici di Palazzo Reale ODV”


Apre finalmente al pubblico da lunedì 23 maggio 2022 ed in maniera definitiva uno dei luoghi aulici più prestigiosi di Torino: Palazzo Chiablese, o per meglio precisare quello che fu l'appartamento del Duca del Chiablese, voluto da Carlo Emanuele III per il figlio Benedetto Maurizio e realizzato dall'architetto di corte Benedetto Alfieri.


Palazzo Chiablese
è parte integrante della cosiddetta ‘zona di comando’ collocata nel cuore di Torino. Divenuta capitale del ducato di Savoia nel 1563, la città fu oggetto di un ambizioso piano urbanistico che interessò in particolare gli edifici circostanti il Duomo: l’isolato compreso tra l’attuale Palazzo Reale e la chiesa di San Lorenzo fu dapprima residenza del cardinal Maurizio di Savoia (1593-1657), per poi assumere l’attuale conformazione nella seconda metà del Settecento, quando lo abitò l’ultimo dei  figli del re di Sardegna Carlo Emanuele III, Benedetto Maurizio, duca di Chiablese (1741-1808). Abitato all’inizio dell’Ottocento da Camillo Borghese e dalla moglie Paolina, sorella di Napoleone, dopo la Restaurazione e fino alla Seconda Guerra Mondiale il palazzo fu la residenza dei duchi di Savoia-Genova (ramo estintosi nel 1996). Gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943, passò allo Stato con la fine della monarchia e fu restaurato per diventare sede delle Soprintendenze del Piemonte.


La fase costruttiva e decorativa più importante per il palazzo è quella risalente all’epoca del duca di Chiablese, il cui nome è non a caso da allora associato all’edificio. L’architetto di corte Benedetto Alfieri ridisegnò nel 1753-1754 l’austera facciata con paramento di mattoni a vista e il luminoso scalone in marmo bianco; al decennio successivo risale la sontuosa decorazione in puro stile rococò degli appartamenti affacciati su piazza San Giovanni e sulla Piazzetta Reale.
 
Tra i preziosi arredi che sono ammirabili lungo il percorso di visita potrete anche osservare  un capolavoro del maestro ebanista Pietro Piffetti: una scrivania a doppio corpo realizzata tra il 1767 e il 1768 con pregiati intarsi di avorio e madreperla che, per sfuggire ai bombardamenti del 1943, era stata prelevata insieme ad altre opere d’arte dalla sede sabauda, poi rivenduta ad un privato cittadino ed esportata illegalmente prima in Francia, poi in Svizzera ed infine negli Stati Uniti, dove nel 1996 era stata perfino restaurata ed esposta al Metropolitan Museum of Art di New York. 
 

L’allestimento si avvale di arredi originari
in parte ritrovati in storici depositi e si arricchisce grazie alla disponibilità della Fondazione Accorsi-Ometto che ha concesso in deposito alcuni pezzi delle loro collezioni di riserva. Sono inoltre presentate alcune recenti acquisizioni legate all’attività territoriale di tutela: due sovrapporte di Vittorio Amedeo Cignaroli con scene di caccia ed una pala d’altare, raffigurante l’Annunciazione e attribuita a Marcantonio Franceschini, proveniente dalla cappella del castello di Pomaro Monferrato; quest’ultima viene riproposta a suggerire l’oratorio privato del Duca, insieme con un altare ligneo settecentesco di collezione privata torinese, concesso in comodato al palazzo Chiablese.

In una delle sale danneggiata dalle bombe è poi restituita l’immagine degli storici uffici della Soprintendenza, a ricordare l’uso più recente di questa sede.
 
L'apertura di Palazzo Chiablese è conseguenza di un lungo lavoro di restauro promosso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, ed eseguito dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Dal 2019 gli interventi sono stati finanziati dal Segretariato Regionale per il Piemonte nell’ambito della convenzione triennale n corso con il CCR. Grazie alla Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha garantito un supporto fondamentale al progetto già nel 2021, i lavori proseguiranno nel 2022 anche neirestanti ambienti del piano nobile.  Alla riapertura alle visite si affianca un accordo con la Città di Torino, per ospitarvi anche la celebrazione dei matrimoni civili nelle sale di rappresentanza.
 
Le visite al pubblico sono condotte gratuitamente dai volontari dell'Associazione “Amici di Palazzo Reale ODV”. La prima programmazione prevede, a partire da lunedì 23 maggio 2022, visite guidate su prenotazione dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Per prenotazioni: 344 1929643 -
palazzochiablese@amicipalazzoreale.it
 
 
 

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