giovedì 19 gennaio 2023

Associazione Lucana Carlo Levi e Fondazione Giorgio Amendola dedicano una mostra all'artista torinese Stefano Levi Della Torre


Dal 19 gennaio al 28 febbraio 2023 presso la Sala Mostre dell’Associazione Lucana Carlo Levi e della Fondazione Giorgio Amendola di via Tollegno 52, sarà esposta la nuova mostra dedicata a Stefano Levi Della Torre
 
Stefano Levi Della Torre (Torino 1942) è laureato in architettura e già docente al Politecnico di Milano, città dove vive. È pittore e scrittore di saggi e libri di argomento ebraico, storico- politico, e di critica d’arte. Tra le sue pubblicazioni: Mosaico, attualità e inattualità degli ebrei, Rosenberg e Sellier, Torino 1994; Essere fuori luogo, il dilemma ebraico tra diaspora e ritorno, Donzelli, Roma 1995 (Premio Pozzale – Luigi Russo1995); Zone di turbolenza, intrecci somiglianze conflitti, Feltrinelli, Milano 2003; Il forno di Akhnai, una discussione talmudica sulla catastrofe (con Yoseph Bali e Vicky Franzinetti), Giuntina, Firenze 2010; Laicità, grazie a Dio, Einaudi, Torino 2012; Realismo di Dante, disegni e letture della Divina Commedia, Morcelliana, Brescia 2014; Dio, Bollati Boringhieri, Torino 2020.

Principali mostre personali: Galleria Documenta, Torino 1989; Galleria Del Cenasco, Moncalieri (To) 1998; 56Gallery, Milano 2006; Casa Natale di Raffaello, Urbino 2009; Comunità Ebraica di Casale Monferrato, 2011; Casa dell’Acqua, Milano 2021.

Così presenta la sua mostra Stefano Levi Della Torre: “Ogni età è un’esperienza nuova, e questa mostra è nuova per me a ottant’anni. Non l’ho impaginata per date, ma a seconda di come i quadri si parlano e si richiamano l’un l’altro. Ora ascolto la conversazione tra loro e tra le mie diverse età. La pittura, che è un impegno serio e insieme un gioco, comporta di mantenere vive le proprie età diverse, e soprattutto l’infanzia, il tempo in cui l’ignoranza delle cose è massimamente feconda di curiosità e di stupore, moventi di ogni immaginazione poetica. (…)

Secondo Pino Mantovani, per una vita intera Stefano si guarda attorno e registra con diligente intensità il luogo fisico mentale spirituale che circoscrive e definisce il suo mondo, che è il mondo ricondotto alla sua esperienza visiva intellettuale emozionale. Ad una coerente orientata intuizione anzi visione (c’entra ancora il vedere, come proiezione) di identità. Se, dunque, il guardare da una parte separa, dall’altra raccoglie in un nucleo, sia pure pieno di attriti e ‘turbolenze’, che è l’opera pittorica.

Inaugurazione giovedì 19 gennaio alle ore 18.

 

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