martedì 24 gennaio 2023

E' tornato al suo originario splendore il Casotto del custode della Clinica Fornaca di Torino, progettato da Carlo Ceppi e conosciuto come “Villino Chiesa”


Con piacere vi comunico che si sono da poco conclusi i lavori di restauro conservativo del
Casotto del custode, conosciuto anche come “Villino Chiesa”, progettato dall’architetto Carlo Ceppi negli ultimi anni del XIX secolo in stile eclettico con motivi rinascimentali e suggestioni tardomedievali, che da anni ormai assolve alla funzione di centralino della Clinica Fornaca di Sessant, in corso Vittorio Emanuele II 91.

Un importante pezzo di patrimonio culturale e artistico viene finalmente restituito alla città di Torino.


Il progetto del Casotto del custode venne realizzato dall’architetto autore di numerosi altri progetti ancora oggi visibili in città: dalla facciata della stazione ferroviaria di Porta Nuova alla Fontana dei Dodici Mesi all’interno del Parco del Valentino, fino ad alcuni tra i Palazzi più prestigiosi nel cuore di Torino. A commissionare il progetto fu il proprietario della Villa, il senatore Michele Chiesa, al tempo tra i maggiori industriali del Piemonte: banchiere e consigliere nella sede torinese della Banca nazionale italiana che venne nominato Senatore del Regno il 14 giugno del 1900. Dopo la morte del senatore Chiesa, la Villa passò a un’altra famiglia fino al 1948, quando Donna Maria Lobetti Bodoni Fornaca di Sessant acquistò l’immobile in onore del fratello, professor Luigi.

Già gli studi preliminari di restauro, affidati ad Allegra Carlone, avevano permesso  un’analisi approfondita delle tecniche artistiche adottate. I lavori svolti hanno permesso di preservare e accordare i diversi livelli presenti, le alterazioni e le discromie dovute anche alle differenti esposizioni alla luce solare e di restituire leggibilità alle decorazioni a graffito. L’esterno è stato riportato così com’era in origine, le facciate e il sottoportico hanno visto recuperare le decorazioni a graffito e i giochi di colore originari. L’interno del Casotto del custode ha invece registrato un completo rifacimento e, in virtù di un progetto di design affidato allo studio “FTA” (Filippo Taidelli Architetto) di Milano, appare oggi completamente trasformato, attraverso una reinterpretazione delle finiture dell’epoca declinate in maniera contemporanea, ad esempio con l’uso di materiali come l’ottone e di nuove forme. Da rilevare, a livello del primo piano, il pregevole soffitto a cassettoni ligneo con decorazioni monocrome tra cui lo scudo riportante la sigla “MC”, le iniziali del senatore Michele Chiesa. L’odierna architettura rispecchia ancora nel complesso il primario disegno: oltre alla porzione chiusa, si delinea un piccolo loggiato con cancello in ferro battuto, la cosiddetta “cinta esterna” realizzata da Giuseppe Pichetto senior, grande nome torinese nella lavorazione artistica del ferro battuto.

 

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