lunedì 17 marzo 2025

TPE Teatro Astra presenta dal 18 al 23 marzo 2025 Fabio Condemi e Fabrizio Sinisi in CASANOVA, liberamente ispirato a Storia della mia vita di Giacomo Casanova


TPE Teatro Astra presenta dal 18 al 23 marzo Fabio Condemi e Fabrizio Sinisi in CASANOVA, liberamente ispirato a Storia della mia vita di Giacomo Casanova.

Il regista Fabio Condemi torna al TPE Teatro Astra portando in scena un lavoro di cui Fabio Cherstich firma scenografia e drammaturgia dell’immagine, su un testo originale di Fabrizio Sinisi. Ispirato alle memorie autobiografiche del celebre pensatore e filosofo veneziano Giacomo Casanova, lo spettacolo si avvale dell’interpretazione di Sandro Lombardi, grande protagonista del panorama teatrale italiano. Completano il cast due attori di grande esperienza come Betti Pedrazzi e Marco Cavalcoli, e i giovani Simona De Leo e Alberto Marcello. In questa sua prima collaborazione con il pluripremiato drammaturgo Fabrizio Sinisi (Premio Testori per la Letteratura, Premio ANCT 2022), Condemi prosegue il lavoro iniziato con La filosofia nel boudoir del Marchese de Sade, opera che gli è valsa il Premio Ubu 2021 per la miglior regia.

La vita di Casanova – afferma il regista Fabio Condemi – è una miniera teatrale per i continui spunti drammaturgici, visivi e storici che contiene. Da protagonista a spettatore, Casanova ricorda se stesso da giovane e rievoca in modo frammentario le sue avventure. [...] I ricordi si mescolano e prendono vita nella biblioteca del Castello di Dux, in Boemia, dove l’intellettuale veneziano trascorre gli ultimi giorni, esule, sbeffeggiato, escluso dal mondo moderno, dialogando con i fantasmi del suo passato. Casanova, filosofo, prestigiatore e truffatore che ha vissuto tutto il secolo dei lumi, muore proprio alla fine del Settecento, mentre il mondo cambia e inizia la modernità.” “Inverno 1798: un medico esperto di mesmerismo arriva a Dux, in Boemia, per visitare il vecchio bibliotecario. Quel bibliotecario è Giacomo Casanova, che da quindici anni è al servizio del Conte di Waldstein. Casanova si presenta vecchio e malandato. Sta catalogando dei libri ed è in collera con i cortigiani di Dux che gli parlano in tedesco, lingua che non conosce. [...] Durante la seduta mesmerica, Casanova, in uno stato di coscienza alterato, comincia a ricordare; ma non sono veri ricordi, sono diversi da quelli che lui ha descritto nelle memorie, hanno il carattere di visioni, premonizioni, apparizioni. Il medico ascolta la storia di Casanova, una storia popolata da fantasmi. [...] Alla fine della seduta, il cui scopo era recuperare la memoria perduta, Casanova capisce che forse quello che deve fare è dimenticare tutto”.

Casanova è una meditazione sulla memoria e sul tempo – dichiara Sinisi: non solo quelli di Giacomo Casanova, ma di un’epoca intera. Ci sono personaggi, osservando i quali si può misurare la transizione di un’epoca storica. Casanova – nato all’inizio del secolo, nel 1725, e morto alle soglie del successivo, nel 1798 – è uno di questi corpi che funzionano come dei campi di battaglia. [...] Giacomo Casanova è forse la più perfetta cartina di tornasole del Settecento, un secolo che vive uno dei più grandi stravolgimenti culturali, politici e antropologici che la storia ricordi: la fine dell’aristocrazia e l’ascesa della borghesia; il tramonto dei miti religiosi e l’accelerazione del capitalismo di mercato; l’inizio dell’età dei Lumi e del razionalismo materialista. [...] Quest’uomo malinconico e rancoroso, rinchiuso come un prigioniero in una piccola biblioteca in Boemia, non è solo una celebre personalità del tempo che fu: è una maschera tragicomica, un paradigma che cambia, un’icona che segna la fine di un mondo e l’inizio di un altro. [...] La sua vita è sempre stata un inno alla vitalità: avventuriero, amante, giocatore d’azzardo, latitante, soldato di ventura, filosofo itinerante – la sua esistenza è sempre attraversata da un desiderio incontenibile e sfuggente: un’inquietudine, una continua fuga in avanti. Ora, nell’ultimo atto della sua vita, quell’inquietudine diventa emblema di una ribellione disperata contro la mortalità. Questo rappresentano i diversi personaggi di questa sonata di fantasmi: l’affabile e ambiguo mesmerista; il frate Marino Balbi, compagno di cella di Casanova nel suo periodo di detenzione nel carcere dei Piombi; la giovane amata (e poi abbandonata) Henriette; e soprattutto la lunare, esoterica e futuristica Marchesa D’Urfé: tentativi di fermare l’entropia del mondo, di modificare quell’irrevocabilità che fa apparire ogni vita simile a un destino. Ognuno di loro rappresenta un turning-point nella vita di Casanova, un punto interrogativo della sua biografia, come un crocevia rimasto drammaticamente aperto.”

Fabio Condemi ha risposto in questo modo alla domanda che Andrea De Rosa ha rivolto agli artisti della Stagione TPE 2024/25:

Chi è o che cos'è il fantasma nel tuo spettacolo?

Questo spettacolo prende l’abbrivio dalle memorie di Casanova, una miniera teatrale per i continui spunti drammaturgici, visivi e storici che contiene. Il fantasma risiede proprio in questa parola, “memoria”, perché Casanova ricorda sé stesso da giovane proprio sull’orlo del 1700, quando il secolo sta per finire e lui non ne fa più parte. Escluso dal mondo moderno, anche i suoi amori sono diventati storie di fantasmi, perché, come scrive David Foster Wallace “ogni storia d’amore è una storia di fantasmi”.

PROGRAMMA COMPLETO DELLA STAGIONE TPE 2024/25 SU TPETEATROASTRA.IT

Info, biglietti e abbonamenti disponibili su tpeteatroastra.it e in biglietteria.

Biglietti da 10 a 25 euro


TPE Teatro Astra


Via Rosolino Pilo 6, Torino

CASANOVA

Fabio Condemi / Fabrizio Sinisi

18 - 23 marzo 2025

TPE Teatro Astra

mar h 21 mer h 19 gio h 20 ven h 21 sab h 19 dom h 17

durata 100 min

regia Fabio Condemi

con Sandro Lombardi

e con (in ordine alfabetico) Marco Cavalcoli, Simona De Leo, Alberto Marcello, Betti Pedrazzi

per la prima volta in scena Edoardo Matteo

scene e drammaturgia dell’immagine Fabio Cherstich

costumi Gianluca Sbicca

disegno luci Giulia Pastore

musiche e sound design Andrea Gianessi

assistente alla regia Andrea Lucchetta

assistente scenografo Andrea Colombo

assistente costumista Eleonora Terzi

direttore di scena e capo macchinista Enrico Ghiglione

capo elettricista e datore luci Filip Marocchi

fonico Andrea Gianessi

attrezzista Benedetta Monetti

sarta di scena Lucia Menegazzo

produzione LAC Lugano Arte e Cultura

in coproduzione con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE - Teatro Piemonte

Europa, Compagnia Lombardi-Tiezzi

partner di produzione Gruppo Ospedaliero Moncucco

 

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